martedì 27 ottobre 2009
Paura
A ENYA
Ecco, quando sento la tua voce mi illumino e come una foglia leggera nel vento volo via, pensieri incalzanti mi avvolgono da ogni parte, sentimenti di gioia e di tristezza. Il canto melodioso delle tue vellutate corde sembrano cullarmi pur essendo sveglio, io ti ascolto e vivo, io ti ascolto e penso, io ti ascolto e capisco finalmente il vero valore della vita. L’unione del tuo canto la tua musica mentre sto camminando immerso nella natura di un semplice giorno d’autunno sono per me il mix perfetto quella senzazione sublime che mi fa sentire diverso da tutti gli altri, mi dai quell’emozione che mi fa sentire ad un altro livello come se all’improvviso restassi sospeso in una bolla di luce, di pace e di tranquillità. Il mistico mondo che vado ad esplorare quando ascolto quelle note mi fanno errare fuori da tutto quello che conosco, mi sento estremamente protetto e non vorrei sveglarmi mai. Per tanto tempo ho cercato senzazioni simili all’eden e con te ho trovato quello che mi mancava. Passo dopo passo tu mi fai sobbalzare, mi riempi di pace riesco a vedere al dilà dei miei occhi e scopro l’armonia che ho con la natura, avvolte qualcosa di insiegabile che tento in tutti i modi capire. La tua voce angelica mi riempe il cuore la tua musica è piena di poteri curativi, mi lascio andare e tu mi sorreggi e mi trasporti dolcemente nella casa degli angeli. Con te ho trovato la soluzione alla mia malinconia, alla mia tristezza con te ho imparato a vedere tutto sotto altra luce tutto ciò che mi circonda, con te adesso non mi abbatto più perché per me ogni tuo capolavoro corrisponde ad una rinascita ad una speranza ad una volontà nuova, quando ascolto le tue composizioni tutto intorno s’illumina tutto intorno canta con te, il sole, gli alberi, le nuvole tutto danza con me e tu che riesci a far uscire sentimenti sinceri dal mio cuore non smettere mai di cantare non smettere mai di dare gioa e serenità al mondo e tu che ogni giorno mi accompagni e suoni mille arpe sul mio cuore non smetter mai di starmi accanto, tu che sei venuta al mondo da un fiume di note angeliche sappi che ogni volta in ogni momento e ovunque io mi trovi canto sempre insieme a te.
lunedì 12 ottobre 2009
La Gabbia
Quando il mondo circostante sembra comprimermi con le sue noie e le sue mille trappole studiate apposta per far si che tutto sia più complicato e snervante all’ora quello è il momento, l’attimo in cui cerco qualcosa anche di insignificante per rompere quella gabbia che mi tiene stretto e prigioniero e mi toglie ogni respiro e ogni lucidità, qualunque cosa, pensieri, ricordi,espressioni, sorrisi e buone intenzioni che inevitabilmente sembrano arrivare ma finiscono per perdersi dissolvendosi come sempre. Basterebbe poco anche un’emozione al momento giusto, riempirebbe quella gabbia di felicita e di forza positiva, si aprirebbe? Non so ma allenterebbe sicuramente la morsa facendoti sperare per qualche attimo in più. Affrontare la vita è ritrovarsi nel soffocante e opprimente mondo della gabbia è molto simile poiché imparando a stare al mondo devi in continuazione guardarti da mille pericoli, mille incertezze, mille scomodità che ti si scagliano comtro da miriadi di fessure invisibili che si, fanno paura e mettono ansia continua, la stessa ansia che fa vivere sotto una coltre di nubi per tutta la vita senza avere mai l’opportunità di intravedere un sole sincero, una luce amica o quella sicurezza e distenzione che darebbero anche al più cupo di noi un vero momento di pace. Stesse intense preoccupazzioni si materializzno all’interno della nostra prigione. Più interiore ma comunque di grande effetto, una gabbia personale dove la mente è intrappolata e difficilmente riesce a piegare quelle maglie di pura paura che ti isolano che ti regalano solutudine e preoccupazione che riescono a bloccare ogni pensiero e ogni tentativo di fuga, ogni tentativo di riuscire a trovare quello scatto, la piccola dose di volontà che riuscirebbe a piegare e a distruggere il nostro ostacolo. Una situazione non facile, perché pensare di lottare e di sopravvivere a queste trappole che siano costruite da noi stessi o da forze esterne è davvero straziante, ti porta a pensare innumerovili modi per battere definitivamente il giostraio che ci gira intorno che non ci da tregua e che neanche per un secondo penserà mai ad allentare i fili che ci conducono a lui. Tutto questo è pericoloso è distruttivo è un gioco pieno di casualità e di coincidenze strane avvolte crudeli avvolte inaccettabili talvolta che riescono a portare fino all’ultima porta di un grande labirinto e che invece sempre per pura casualità riesce a farci respirare anche se pur solo per un battito di palpebre e a far credere sempre solo per un’attimo di aver trovato la via d’uscita ed è questo il punto di partenza per trovare la porta giusta quello che manda ormai avanti tutti, quella flebile speranza che porta al giorno successivo ancora vivi, quella flebile speranza che fa pensare “ niente è perfetto “ e se è possibile frantumare tutti i sogni per una vita accettabile allora potrebbe essere possibile frantumare anche quella gabbia che renderebbe possibile uscire alla luce e vivere.